Centrifughe, estratti e frullati: come comportarsi?
1 lug 2019

Centrifughe, estratti e frullati: come comportarsi?

Sappiamo ormai con assoluta certezza che frutta e verdura sono alimenti fondamentali per il nostro organismo, grazie alla presenza di vitamine, minerali, antiossidanti, acqua e fibra. Basti infatti pensare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ne consiglia 5 porzioni al giorno, ma incredibilmente molte persone non riescono ad arrivare a consumarne nemmeno la metà.

I frullati sono le preparazioni che contengono maggior fibra in assoluto che è una componente importante poiché permette di abbassare l’indice glicemico del pasto e inoltre, necessitando di più energia e tempo per essere masticata, agisce aumentando il senso di sazietà. Un accorgimento utile per inserire il frullato nelle nostre abitudini in maniera serena e corretta è quello di frullare l’intero frutto, insieme ai semi e alla buccia, proprio per prendere tutto il buono della fibra. Per incrementare l’apporto di proteine, poi,  basta aggiungere un po’ di latte o yogurt vegetale che fa diventare il preparato ancora più cremoso e gustoso. L’importante è non aggiungere dolcificanti; la frutta ne contiene già in maniera naturale e l’aggiunta di zucchero ha effetti dannosi sull’organismo.

La centrifuga, invece, è uno strumento dotato di una lama metallica che si muove rapidamente separando il succo dalla polpa mediante la forza centrifuga. Le alte velocità però rischiano di riscaldare la frutta e la verdura contenuti all’interno, con un conseguente deterioramento delle vitamine presenti, tra cui la vitamina C che è la più sensibile. Nella centrifuga avremo una base liquida ricca di acqua e sali minerali (essendo facilmente solubili in acqua), ma povera di vitamine e di fibra, poiché viene separata la componente liquida scartando la componente solida, consistente di tutta la fibra di cui abbiamo bisogno.

Gli estratti, infine, si preparano con l’estrattore; uno strumento che tritura i vegetali a basse velocità per estrarne il succo, in questo modo le vitamine non subiscono un processo termico e una buona parte di esse si ritrova nell’estratto finale. Si ottengono dunque succhi vivi ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, ma anche in questo caso poveri di fibre.

La nota negativa è che gli estrattori così come le centrifughe provocano una grande quantità di scarto. Per ovviare agli sprechi possiamo utilizzarli per preparare una torta o dei biscotti a base di frutta.

Inoltre sia gli estratti che le centrifughe, non avendo le quantità di fibre appropriate, rischiano di avere un indice glicemico più alto. Assumere queste preparazioni vicino ad un pasto, in modo da bilanciare correttamente la carica zuccherina con quella di proteine, grassi buoni e fibra, è sicuramente una strategia ottimale.

Il frutto o la verdura sgranocchiata sotto i denti permette oltre che di liberare tutte le sostanze buone presenti, anche di raggiungere quanto prima il senso di sazietà.

 

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